Nel precedente articolo dedicato al CAM (acronimo di Computer Aided Manufacturing ovvero produzione assistita da computer), abbiamo introdotto il processo classico che porta alla realizzazione della maggior parte dei manufatti e analizzato le fasi che lo compongono: ideazione, progettazione e produzione.
In questo articolo, invece, ci concentreremo sulle caratteristiche delle macchine utensili e sulle tipologie di lavorazioni e movimenti che le contraddistinguono. Inoltre, saranno analizzate le principali soluzioni Autodesk per il CAM, ognuna delle quali si adatta al meglio a determinate tipologie di lavorazioni e movimenti.
Le macchine utensili possono essere identificate e differenziate in base al numero di assi sui quali lavorano.
Analizziamo adesso le caratteristiche:
Macchine a 1 asse
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Queste macchine lavorano attraverso un semplice movimento verticale dall’alto verso il basso, come indicato nella figura. Se immaginiamo che i lati Y siano alla destra e alla sinistra dell’osservatore ed il lato X di fronte allo stesso, lo strumento si abbassa e si solleva in verticale, lavorando sulla faccia Z. |
Macchine a 2 assi
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Queste macchine aggiungono al movimento verticale uno spostamento laterale. In particolare, oltre al movimento lungo l’asse Z descritto precedentemente, lo strumento o la piastra si spostano lungo l’asse Y (da destra e sinistra e viceversa). |
Macchine a 3 assi
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In queste macchine, oltre ai due movimenti descritti in precedenza, viene aggiunto uno spostamento dello strumento, o del piano, in profondità, ovvero lungo l’asse X. Questi sono i 3 movimenti basilari del 3D, adatti a creare figure con contorni semplici. Nel particolare caso in cui la tavola ruoti completamente, o sia presente una fresa che lavori dal basso verso l’alto, potremo parlare di un sistema con 3 x 2 assi. Questo particolare sistema viene denominato a 2 assi e mezzo. |
Macchine a 4 assi
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In queste macchine è presente un quarto asse, rotante o basculante, che per convezione indichiamo come asse A. Il blocco o lo strumento ruotano secondo un centro di rotazione sull’asse X situato di fronte all’osservatore. Si parla di 4 assi veri nel caso possano essere utilizzate tutte le posizioni intermedie; se si può eseguire continuamente la rotazione o l’inclinazione durante gli spostamenti sugli assi X Y, e Z si parla di macchina a 4 assi dinamici. |
Macchine a 5 assi
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In queste macchine si evidenzia la presenza di un 5 asse, lungo Y rotante o basculante, che per convezione indichiamo come asse B. Se considerassimo inoltre una rotazione attorno all’asse Z, sarebbe un asse di 6° che sarebbe chiamato asse C. Anche in questo caso possiamo applicare le nozioni di continuo, dinamico o semiasse. |
Analizziamo ora le 3 principali soluzioni software Autodesk per il CAM, osservando quale di loro è più adatta ad uno specifico tipo di lavorazione, partendo da una complessità minore fino ad arrivare ad una maggiore.
Autodesk HSM
La principale caratteristica di questo software è la semplicità d’uso e l’integrazione con altri software come Inventor, Fusion 360 ed anche SolidWorks. Si adatta perfettamente a macchine dai 2,5 ai 5 assi di lavorazione e può essere considerata come una soluzione entry level a grandi performance. Si presta molto bene ad essere utilizzata a chi è “nuovo” nell’utilizzo di software CAM o a progetti che necessitano di un elevato numero di revisioni.
Autodesk FeatureCam
Questo software si adatta molto bene a chi ha necessità di automatizzare i processi con macchine a controllo numerico e a chi deve ottenere il meglio da diversi macchinari di questa tipologia. Ha una grande semplicità di utilizzo attraverso l’automazione dei processi e permette quindi di standardizzarli riducendo significativamente i margini di errore tramite la loro completa ripetibilità.
Autodesk Powermill
Powermill permette di creare stampi ed oggetti di grande complessità e rappresenta una soluzione dedicata a chi ha bisogno della massima qualità, efficienza e controllo dalle macchine a controllo numerico dai 3 assi di lavorazione in poi. Riduce, infine, anche i tempi di lavorazione eliminando la necessità di rifinire manualmente il prodotto.
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