Il futuro della manifattura: fra interconnessione e intelligenza artificiale

Nel corso della tavola rotonda finale della giornata dedicata al Manufacturing, al nostro One Team User Meeting 2021, sono sorti numerosi spunti di riflessione e punti di vista per quanto riguarda il futuro della manifattura in Italia.

Insieme ai nostri Marco Luzzini e Nino Mazza, hanno partecipato ospiti di eccellenza: Fabrizio Rolfi di Punto Persiane, Aldo Guardini di Roverplastik, Marco Tenaglia di Quine e Stefano Bosotti di smeup.

Futuro della manifattura

Interconnessione e integrazione

Il mercato sarà intelligente e connesso. La correttezza delle informazioni è cruciale, dobbiamo essere sicuri dei dati che leggeremo perché da lì scaturiranno le risposte che cerchiamo”Stefano Bosotti di smeup

Due concetti chiave emersi da questo confronto sono quelli di interconnessione e integrazione. È necessario comprendere a fondo i propri processi (così come quelli dei propri committenti) per offrire i prodotti e i servizi migliori. È fondamentale l’interconnessione di dati, software e conoscenze.

Per quanto riguarda i dati, i macchinari di oggi sono in grado di produrne una quantità massiccia: il problema sta nell’utilizzo che se ne fa e dalla loro analisi. Una macchina (o una linea di macchine) eroga una quantità di informazioni così dettagliate che contiene il know-how dell’azienda, ma se non ne si fa uso o non si analizzano in maniera corretta, questi dati sono, alla fine dei conti, inutili.

I vari sistemi devono scambiarsi informazioni in tempo reale, per avere dati completi e aggiornati. Le ultime frontiere sono legate alla gestione dei dati e di funzionamento delle macchine e degli impianti. Anche dopo la vendita servono informazioni, soprattutto per sviluppare versioni future dei propri prodotti: c’è bisogno di un flusso comunicativo che vada non solo da progettazione a produzione, ma percorra anche la strada al contrario.

È per questo che negli ultimi tempi la richiesta di prodotti come Fusion 360 è cresciuta. Attraverso un solo strumento (centralizzando quindi i dati) è possibile unire più fattori: la modellazione, come la parte CAM e la parte FEM. In questo modo si arriva ad una piattaforma che è, a tutti gli effetti, un unico contenitore integrato.

Servizio come valore aggiunto

“Se si è complementari bisogna esserlo coerentemente, tutti dobbiamo essere in grado di operare in un modo qualitativo che sposta la competitività su un altro piano, ovvero la qualità distintiva” Aldo Guardini di Roverplastik spa

Un altro punto fondamentale per il futuro della manifattura è quello del servizio come valore aggiunto. Ci muoviamo verso una “standardizzazione” dei prodotti. Oggi il cliente non ha bisogno del miglior prezzo, ma di industrie serie che lo supportino e offrano coerenza nei tempi di consegna. Le materie prime scarseggiano e le aziende non approfittano dell’interconnessione dei dati e non li analizzano: ciò porta a mancare i tempi di consegna.

Di conseguenza, ciò che distinguerà un’azienda dai suoi competitor sarà il servizio che questa è capace di offrire ai propri clienti. Si tocca quindi anche il concetto di qualità distintiva, in termini non solo di prodotti ma appunto anche di servizi e relazioni fra le parti.

Intelligenza artificiale

Digitalizzazione vuol dire dialogo intelligente tra i software in azienda. Ci piacerebbe trovare ancora più intelligenza all’interno di questi strumenti … Ci piacerebbe un MES che, insieme al progettista, analizza come il prodotto si inserisce all’interno della produzione e il beneficio che potrebbe avere in caso di modifica” – Fabrizio Rolfi di Punto Persiane

Si fa strada anche la necessità di software con intelligenze artificiali sempre più complesse e raffinate: gli strumenti devono “leggere” i KPI e aiutarne l’implementazione. Il software deve essere in grado, in fase di progettazione, di prevedere come un oggetto si comporterà in fase di produzione. Questi strumenti devono far sì che il progettista sia libero di progettare, senza doversi preoccupare di compiti più “banali” o ripetitivi, come ad esempio la ricerca di un accessorio: il progettista studia e il software predice.

Citando nuovamente Fusion 360, si può parlare di generative design, come soluzione che permette al progettista di impostare un disegno di massima e chiedere al software di proporre una serie di soluzioni a partire da parametri scelti.

Showroom smeup

“Le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi due anni ci hanno portato a creare una serie di ‘anticorpi’, è cambiato il modo di lavorare e di investire… sono positivamente sorpreso dalla reazione del nostro Paese, l’Italia ha dimostrato di essere molto meglio di quello che si crede.”Marco Tenaglia di Quine

Quest’incontro polivocale ha dipinto il quadro di un’Italia resiliente alle sfide dell’emergenza sanitaria e capace di emergere come eccellenza europea in ambito manifatturiero. Le prospettive e i punti di vista sul futuro della manifattura emersi da questo confronto sono ottimisti: nonostante ci si trovi in una situazione di mercato “dopato”, si stanno gettando le fondamenta per una forte crescita organica dell’industria.

Per approfondire l’argomento, qui la registrazione di questa tavola rotonda, svoltasi allo showroom di smeup ad Erbusco il 29 ottobre 2021.

 

 

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