Punto Finestre: persiane e frangisole smart e sostenibili

One Team guida l’innovazione di Punto Finestre S.p.A.

Punto Finestre S.p.A. è stata fondata nel 2001. Il core business dell’azienda bresciana è la progettazione, produzione e realizzazione di chiusure oscuranti in alluminio. Attualmente la holding, oltre alla sede principale, comprende una società controllata a Cluj-Napoca (Romania) e un altro polo produttivo inaugurato nel 2021 in Puglia, nel Salento.
L’azienda, in grande espansione, può contare attualmente su 90 dipendenti ed è sul mercato con due brand: Punto Persiane e Sun Shading.
Punto Persiane – 560 clienti attivi, presente su tutto il territorio italiano – progetta, produce e realizza persiane e scuri in alluminio, mentre Sun Shading è il nuovo marchio dedicato alle schermature solari in alluminio, modulari e smart.
Dell’ultima nata di Punto Finestre, si è parlato durante lo scorso One Team User Meeting.

Attenzione a ricerca e innovazione

“Il principale problema da porsi in un’azienda che si occupa di progettazione e design, è il dialogo tra progettista e industria”. Così afferma Fabrizio Rolfi, CEO dPunto Finestrei Punto Finestre, innovatore per vocazione e appassionato di design.Il processo di innovazione ha subìto una notevole accelerazione nel primo periodo post-pandemico. In poco tempo, le aziende si sono trovate a gestire una transizione epocale, passando dall’analogico al digitale.

Punto Finestre si è fatta trovare pronta all’appuntamento, grazie alla progettazione in BIM. La società bresciana ha deciso infatti di supportare i suoi progettisti con un importante investimento sulla digitalizzazione. Il vantaggio ottenuto è stato subito evidente: una volta formati, i progettisti hanno avuto a disposizione i dati per creare un progetto unico, integrato con tutti i settori dell’azienda.

Tradotto in parole semplici: snellimento dei processi, costante lavoro in team e possibilità di aiutare al meglio il cliente finale. Un aiuto fondamentale per l’innovazione è arrivato da One Team.

One Team: un partner sempre affidabile

La collaborazione con il partner digitale è iniziata con la formazione: tecnici e specialisti sono stati formati adeguatamente per lavorare in autonomia con il BIM e il MES. Attualmente, buona parte dei software utilizzati da Punto Finestre sono di Autodesk.

Il processo di formazione è stato molto specifico e dedicato alla creazione di oggetti funzionali al mondo della progettazione. A seguire, è stata la volta della formazione sulla parte commerciale: i risultati ottenuti sono stati di assoluto rilevo, tanto che l’azienda è stata premiata per il maggior numero di librerie scaricate al mondo.

Punto Finestre

“Grazie al percorso formativo con One Team” – dichiara Rolfi – “è decisamente migliorato il dialogo con i progettisti non solo attraverso il BIM ma anche tra commerciali e progettisti stessi. E il nome del nostro brand circola sempre di più”.
La partnership tra Punto Finestre e One Team prosegue: il prossimo step sarà quello di migliorare il dialogo tra progettista, prototipazione e produzione.

Inoltre, One Team sta aiutando a crescere Sun Shading tramite l’introduzione di alcuni software specifici che sanno “mettere in macchina” il lavoro del progettista.

Un futuro sostenibile

Punto Finestre ha gestito bene il momento di crisi del 2020 durante la pandemia, creando tre team: uno di emergenza, uno di valutazione e gestione del post emergenza e uno di pianificazione degli anni a seguire. C’era bisogno di costruire il futuro già durante la fortissima crescita dovuta al boom post covid, tenendo però in considerazione l’aumento dei prezzi di mercato e la carenza di materie. Proprio per queste problematiche più che mai attuali, l’azienda ha accelerato sulla digitalizzazione pensando a un futuro green e sostenibile.

Punto Finestre

L’alluminio, infatti, ha un altissimo grado di riciclabilità e un basso impatto energetico. L’obiettivo finale è di ripensare tutti i prodotti per renderli ancora più smart e sostenibili. Un esempio di sostenibilità smart applicato al settore? La chiusura oscurante dovrà interagire con l’edificio. “Se un ufficio è chiuso nel fine settimana” – afferma Rolfi – “il dispositivo dovrà essere in grado di sapere che in quel momento non serve luce e chiudere automaticamente. Se il lunedì mattina gli impiegati stanno per tornare al lavoro, il sistema dovrà essere in grado di aprire per far riscaldare l’ambiente”.

Il futuro passa anche dal BIM: al momento gli oggetti contengono tutte le informazioni utili sulla vita del prodotto, fondamentali per la manutenzione. Conclude Rolfi: “Il prossimo passo dovrà necessariamente essere sul fine vita del manufatto. La firma digitale sul prodotto potrà aiutarci con informazioni su come smantellarlo. Chi andrà a smontare l’oggetto, saprà già come riciclarlo”.

 

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Per più informazioni sull’argomento scrivici a marketing@oneteam.it.

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